Val Martello
La Val Martello si estende nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio a un'altitudine che va dai 900 ai 1800 metri s.l.m. Il suo clima particolare, asciutto e secco per buona parte dell'anno, favorisce la coltivazione delle fragole e del radicchio, oltre a un'ampia quantità di ortaggi. La Val Martello è attraversata dal rio Plima che si alimenta grazie allo sciogliersi dei ghiacciai. Fu proprio il rio Plima a causare però la grande alluvione del 1891. Risale a quell'epoca infatti la costruzione di una diga, la cui imponente struttura è ancora oggi largamente visibile. Gli abitanti del posto richiesero alcuni finanziamenti al governo austriaco per avviare i lavori di costruzione e fare in modo che non si verificassero future alluvioni. Ancora oggi ci si chiede come sia stato possibile trasportare gli enormi blocchi di pietra. La diga alla sua base ha una grande apertura rotonda; se il fiume si ingrossa, l'acqua ristagna e defluisce lentamente.
220 km di sentieri ben segnati attraversano la Val Martello. Con vari livelli di difficoltà essi sono adatti per escursionisti esperti e principianti. Aria pura di montagna, pascoli in fiori e verdi boschi contraddistinguono questa località della Val Venosta.
La Val Martello è ricca anche di bellezze storico-artistiche, ideali per quanti desiderano trascorrere delle vacanze all'insegna della cultura. Da visitare è certamente la Chiesa Parrocchiale di Santa Valburga risalente al 1203. Originariamente la chiesetta in stile romanico aveva un campanile e un'abside tonda. Tra le raffigurazioni, oggi non più visibili, vi erano i simboli degli Evangelisti e dei Santi. Sul muro esterno del campanile era presente la raffigurazione di San Cristoforo, risalente al 1557.
Ha sede in Val Martello il centro visite del Parco Nazionale dello Stelvio "culturamartell" grazie al quale è stato possibile documentare lo stile di vita di un tempo e il profondo legame che ha la gente del posto con la propria terra natale.
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