Le piramidi di argilla sull’Altopiano del Renon

Sull’Altopiano del Renon, proprio sopra Bolzano, sono presenti le più alte piramidi di terra d’Europa. Lo spettacolo naturale di questi pinnacoli attrae tantissimi visitatori, sia per l’impatto visivo dal grande fascino, che per via dell’origine della loro formazione. Inoltre, proprio il percorso per giungere ad ammirarli permette di godere dell’itinerario e dei paesaggi.

La formazione ciclica dei pinnacoli

In ciascun continente sono presenti le piramidi di terra. La loro formazione, infatti, la si deve a delle particolari condizioni che hanno sempre un’origine comune, ovvero una zona nella quale il processo di ritiro dei ghiacci ha creato depositi di terra argillosi e massi. In particolare, come nel caso delle Piramidi del Renon, si aggiungono forti piogge a periodi di siccità, che generano l’incisione dei versanti e che via via li fanno diventare sempre più assottigliati. Nel lungo processo di alternanza fra siccità e dilavamento, viene a formarsi una grande pietra che diventa un vero e proprio tetto per il materiale sottostante. Proprio il sedimento che sta sotto, grazie alle piogge e al “cappello” di pietra, comincia a prendere sempre di più la forma piramidale, e per via dell’erosione dei versanti, nel corso dei millenni il cono di terra tende ad alzarsi.

Ma in realtà la formazione di questi monumenti naturali è ciclica, in quanto nei millenni la pietra in cima si stacca e precipita, innescando con tempo la scomparsa della piramide che vi era sotto, ma al contempo iniziandone il processo di una nuova nel terreno sottostante in cui è caduta. L’età di questo processo varia, ma nel caso di quelle del Renon, essendo le più alte d’Europa, si è stimato migliaia di anni.

Le piramidi di terra, monumento naturale sul Renon

Tre diversi gruppi di piramidi sul Renon da visitare

Dislocate in diversi punti dell’Altopiano, è possibile abbinare la visita alle piramidi, a 3 diversi escursioni. Uno è sicuramente quello che da Soprabolzano attraverso un cammino di 5,2 Km porta prima al paesino di Maria Assunta per poi arrivare alla chiesetta di San Giacomo, e da lì proseguire fino ai due punti panoramici che troveremo salendo. Il dislivello di 240 metri può risultare complesso nei periodi caldi, e visti alcuni punti in salita conviene indossare scarpe da trekking. Cammino invece semplice quello che dalla stazione di Collalbo ci porta attraverso il sentiero n.24 nel bosco sopra il paesino, e da lì proseguendo per 15 minuti si arriva al punto panoramico. In totale sono 3 chilometri di passeggiata senza un dislivello elevato (solo 70 metri) da poter fare anche con i bambini in 45 minuti.

Per chi invece si muove con passeggini, l’itinerario circolare che dalla stazione a monte della cabinovia del Renon ci porta, seguendo le indicazioni per “sentiero panoramico”, a due punti panoramici differenti. Il primo punto è appena dopo 15 minuti dall’inizio del percorso e il secondo è 10 minuti dopo. Essendo un percorso circolare, dopo 1 ora di cammino totale, ci si ritrova al punto di partenza.

Come arrivare

Per chi si muove con l’auto, dall’A22 si prende l’uscita per Bolzano nord e si prosegue verso il centro fino alle indicazioni per Renon. Da lì si continua per 20 minuti fino a raggiungere Longomoso, dove si può parcheggiare e raggiungere il primo punto panoramico in 10 minuti. Per chi invece preferisce aggiungere un ulteriore elemento di avventura, si può prendere la comodissima funivia del Renon, lasciando l’auto a Bolzano. Da lì godere del panorama che fa vedere la città dall’alto e poi una volta scesi, prendere il trenino che porta direttamente a Collalbo.

Leaflet | Map data © OpenStreetMap contributors, CC-BY-SA, Imagery © Mapbox
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