La mummia Ötzi, rinvenuta nel Similaun, visitabile nel Museo di Bolzano

Il corpo di un uomo che visse intorno al 3.300 a.C. e conservatosi grazie al clima del ghiacciaio Similaun, in cui è stato rinvenuto, rappresenta uno dei più grandi ritrovamenti in campo antropologico e archeologico a livello internazionale. Oggi visitabile nel Museo Archeologico di Bolzano, è oggetto di milioni di visite in tutti questi anni, per via delle sue straordinarie condizioni di conservazione.

Il ritrovamento a 3.210 metri

A soli 92 metri prima del confine con l’Austria, sulle Alpi Venoste, precisamente sul ghiacciaio Similaun, i due coniugi Simon, scoprirono la mummia che fuoriusciva per metà del suo corpo mummificato fuori dalla lastra ghiacciata, esponendone la parte superiore. Inoltre, erano presenti anche alcuni indumenti ben conservati, e il suo equipaggiamento. Fu poi trasferito a Innsbruck, dove furono fatti i primi test, e grazie alle analisi al radiocarbonio si attestò l’età della morte intorno a 5.300 anni prima. Dunque, la più antica mummia in stato umido mai scoperta. Ma dopo aver stabilito che il luogo del ritrovamento era in Italia, fu trasferito in Alto Adige.

È stata stabilita intorno ai 46 anni l’età, l’altezza 1,60 m circa, e il corpo presentava diversi tatuaggi. Sono stati rinvenuti all’interno del suo stomaco i resti di quella che dovrebbe essere stato il suo ultimo pasto: cerale, vegetali e carne.

Nel 2001 la scoperta della freccia nella spalla

In seguito ad una radiografia eseguita nel 2001, fu ritrovata una punta di freccia, che avendogli lesionato un’importante arteria, ne causò il dissanguamento e dunque la morte. Intorno poi anche ad alcune ferite emerse sul suo corpo fu ipotizzato che si sia trattato di un vero e proprio inseguimento finito con un corpo a corpo e infine, proprio la freccia ritrovata, pose fine alla sua vita.

Il Museo ripercorre i vari passaggi

All’interno del Museo Archeologico di Bolzano, ciascun piano racconta tutte le parti di quello che questa mummia ha rappresentato fin dalla sua comparsa nel 1991. Nel piano terra è possibile vedere attraverso i media di allora, l’eco planetario che il ritrovamento scatenò, permettendo dunque al visitatore di tornare a quel 19 settembre di tanti anni fa, fra giornali, servizi giornalistici e video. Al primo piano si arriva a visionare la mummia attraverso un vetro. Il corpo di Otzi si trova in una cella frigorifera, che simula le stesse condizioni del ghiacciaio in cu fu ritrovata, ed è indiscutibilmente uno dei momenti più immersivi della mostra.

Ma la visita offre altri momenti di grande spunto e riflessioni. Sempre al primo piano è possibile, infatti, visionare il suo abbigliamento e l’equipaggiamento. Anche grazie a questi indumenti, è stato possibile ipotizzare nel 2008, che Otzi era un pastore che portava stagionalmente il suo pascolo nelle varie zone, come testimonierebbero alcuni campioni esaminati che presentano elementi chimici da far risalire ad animali da pascolo. Nell’ultimo piano invece è possibile conoscere una serie di ricostruzioni sulla vita dell’uomo nell’età del rame, una vera e propria simulazione tridimensionale di come appariva Otzi, quale fosse il tipo di vita di allora e quali fossero le malattie.

Info sul Museo

Orari di Apertura
Museo Archeologico di Bolzano
Dal Martedì alla Domenica
Ore 10.00 – 18.00
Chiuso: Lunedì (eccetto festivi)
Luglio, Agosto e Dicembre: sempre aperto

Per informazioni su prezzi https://www.iceman.it/orari-e-prezzi-2/

Leaflet | Map data © OpenStreetMap contributors, CC-BY-SA, Imagery © Mapbox
FollowMe   
Servizi e Multimedia:
Gli eventi da non perdere:
Trova il tuo Hotel

In regalo per te una brochure con 5 località da non perdere!

Iscriviti alla Newsletter.

Informativa completa