Il più caldo e il più grande di quelli naturali: un tuffo nel lago di Caldaro
Ci troviamo lungo la Strada del Vino, a 4 chilometri dalla zona meridionale di Caldaro e a 4 chilometri a nord dal comune di Termeno. Il lago naturale di Caldaro si trova a soli 216 m di altitudine, e al contempo viene alimentato da sorgenti subacquee che nei mesi estivi lo mantengono ad una temperatura di 28 gradi. Di fatto fra i laghi balneabili più caldi di tutte le Alpi. È un luogo ideale per le vacanze estive, per chi ha voglia di tuffarsi e fare sport in acqua, ma al contempo per gli amanti della natura è una fonte inesauribile di scoperte, anche grazie al Biotopo che si trova nella parte a sud, meta di molti amanti del birdwatching.
Perfetto per fare sport
Grazie alle sue temperature record in estate, questo lago rappresenta un punto di riferimento per chi ama praticare sport come il windsurf, la pesca sportiva, il nuoto e la vela.
In particolare, grazie alla presenza di forti venti, come “l’Ora” proveniente dal Garda, in grado di far vivere agli appassionati di vela e windsurf momenti unici. Per coloro che stanno al lago è un vero appuntamento con lo spettacolo sportivo, viste le bellissime performance a cui si può assistere. Inoltre, c’è da ricordare i successi agonistici avvenuti da diversi caldaresi, come Maran e Fabia Heidegger, campioni europei e mondiali di Windgliden. Per chi invece ama il puro piacere di un tuffo e una nuotata, le calde acque del bacino, sono ideali per fare un po' di attività e tornare in riva a prendere un po' di sole, anche sfruttando la presenza degli stabilimenti balneari, che hanno accesso diretto al lago nelle quattro spiagge del lago.
Biotopo protetto a sud del bacino
Già nel 1978 la zona a sud del lago, caratterizzata da boschi igrofili, prati umidi e canneti fu dichiarata biotopo protetto dalla regione. Questa area del lago, proprio in virtù di questo habitat è diventato il luogo ideale per molte specie volatili come il picchio rosso, l’albanella reale, il tarabuso e la tortora. Per chi ama addentrarsi nella natura per capire i meccanismi dei diversi ambienti, sarà interessante leggere i 14 cartelli informativi installati intorno a questa zona protetta, e per chi ama il birdwatching il consiglio è quello di informarsi sui periodi delle migrazioni e delle nidificazioni delle diverse specie, così da poterli avvistare con maggiore provabilità.
Leggenda legata all’origine
Come molto spesso accade nei laghi in Alto Adige, esistono diverse leggende, che attraverso interessanti e fantasiose trame narrative ne raccontano la formazione. Nel caso del Lago di Caldaro si narra che si trova nel luogo in cui un tempo era situata una città con abitanti privi di senso d’altruismo e compassione. Solo una famiglia generosa faceva eccezione. Una sera proprio in quella casa arrivò il Signore, che chiese da bere e mangiare. Ricevette solo da bere visto la povertà della famiglia, ma provando a chiedere in paese trovò solo avarizia e proprio in virtù di questo il Signore gettò l’acqua ricevuta che si trasformò in tempesta fino a formare il lago, inondando l’intero paese, e da quel giorno proprio quell’ unica famiglia generosa riuscì a pescare e non patì più la fame.
Giro intorno al Lago
Il modo migliore per avere una panoramica sull’habitat dell’intera zona è sicuramente compiere il giro circolare intorno al lago. È un percorso adatto a tutti, con un dislivello quasi nullo, e con una lunghezza di 8,6 Km che permette di essere percorsa in meno di 2 ore circa. Proprio attraverso questo percorso che inizia dal parcheggio vicino al ristorante Geier, si riesce sia a godere della zona dei frutteti a nord del lago, ma anche di tutta la zona a sud, dove i canneti del Biotopo, permettono di avvistare anche la fauna del luogo. Quando si è quasi giunti al punto di partenza, nel versante occidentale, si può anche vedere la suggestiva Chiesa di San Giuseppe.

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